2.02.2022

Reiterazione della richiesta di giudizio abbreviato condizionato

2.02.2022

Reiterazione della richiesta di giudizio abbreviato condizionato

In tema di giudizio abbreviato, la Corte Costituzionale con sentenza n. 127 del 21 giugno 2021 ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità relative agli artt. 438, comma VI e 458, comma II cod. proc. pen., sollevate a fronte degli artt. 24 e 111 della Costituzione “[…] nella parte in cui non prevedono che, nel caso in cui il Gip rigetti la richiesta di giudizio abbreviato condizionato, l’imputato possa tempestivamente, nella fase dedicata alle questioni preliminari, riproporre la richiesta di rito alternativo al Giudice del dibattimento, e che questo possa sindacare la decisione del Gip ed ammettere il rito chiesto dall’imputato”. La Corte Costituzionale ha infatti precisato che qualora l’imputato abbia presentato richiesta di giudizio abbreviato condizionato in sede di udienza preliminare – o dopo la notifica del decreto di giudizio immediato – e la stessa sia stata rigettata, detta istanza possa essere riproposta al Giudice del dibattimento prima della dichiarazione di apertura del dibattimento medesimo. Si tratta di una statuizione rilevante ai fini della tutela del diritto di difesa, poichè altrimenti la decisione di rigetto della richiesta di abbreviato condizionato emessa dal giudice per le indagini preliminari o dal giudice per l’udienza preliminare, sarebbe stata sottratta a qualsiasi possibilità di vaglio da parte di altro giudice, operando peraltro una ingiustificata disparità di trattamento rispetto all’ipotesi di richiesta di abbreviato secco. Le argomentazioni della Corte Costituzionale risultano pertanto pienamente condivisibili e vanno a colmare una lacuna che si poneva quale grave vulnus al giusto processo, restituendo omogeneità ed efficacia allo strumento del giudizio abbreviato, così come inteso dal legislatore.